
A cura di: Enrico Fantin – Presidente Onorario “Associazione culturale La Bassa”
Fotografie di: Piergiorgio Maurizio
Prima di passare alla cronistoria della settimana trascorsa per raggiungere la meta di Udine, città capitale Alpina del Friuli, introduciamo alcune note storiche di come è nata l’idea di questa missione.
Nel 1934 giunse a Latisana l’alpino Amedeo Della Pietra che assieme al dott. Piermartini ed altri fondarono un primo Gruppo Alpini “Basso Tagliamento”, così era stato denominato in quanto comprendeva il mandamento di Latisana, della destra e sinistra del fiume, da una parte San Michele al Tagliamento, dall’altra gli attuali Comuni di Latisana, Ronchis e Lignano Sabbiadoro.
Il Gruppo era intitolato alla memoria del tenente degli alpini Rodolfo Rossetti, di Latisana. Fu inaugurato nel 1934 a Pordenone, alla presenza dell’allora Ordinario Militare, della madre di Rossetti e del Sindaco di Latisana con una sessantina di soci.
Col passare degli anni e con il rinforzarsi delle file il Gruppo si è sciolto andando così a creare
i gruppi nei vari paesi.
Da un’idea del compianto Paolo Milani appassionato storico nel recupero di materiali autentici museali, di San Michele al Tagliamento, in occasione dell’adunata di Pordenone del 2014, gli alpini della zona hanno voluto ricreare l’antico Gruppo “Basso Tagliamento” con l’intendo di organizzare una marcia storica, con i mezzi d’epoca, da lui posseduti, senza far mancare i “muli” per il tragitto da San Michele al Tagliamento fino a raggiungere Pordenone. I gruppi coinvolti, a ricordo dell’antico sodalizio sono stati, e sono tuttora, quelli di San Michele al Tagliamento, Ronchis, Latisanotta, Latisana, Gorgo, Pertegada e Lignano Sabbiadoro.
L’ esperienza ebbe successo tanto che venne riproposta nel 2017 in occasione della marcia verso Treviso, sempre con partenza da San Michele.
Nell’avvenimento della tanto desiderata adunata nazionale di Udine 2023, si è voluto riproporre l’esperienza acquisita, anche perché nel prossimo futuro potrebbero non esserci più occasioni tali sia per la già nota sospensione di leva, che per eventi così grandiosi quali sono le Adunate Nazionali Alpini.
L’idea, quanto mai innovativa, è stata quella di coinvolgere al passaggio del convoglio, tutti i Gruppi dei paesi lungo il tragitto, soffermandoci nelle Scuole e soprattutto sostando davanti ai Monumenti dei Caduti per un dovuto raccoglimento nel ricordare i sacrifici dei nostri soldati morti per la Patria.
La colonna era formata, oltre ad un considerevole gruppo di alpini, da un carro ambulanza di fine ’800, utilizzato nella Prima Guerra Mondiale, trainato da una cavalla e da quattro muli con conducenti.
In particolare la sfilata con i muli è stata sbalorditiva se non altro per i ragazzini che hanno forse per la prima volta conosciuto questo splendido animale, tanto amico degli alpini sia durante la “naia”, ma, soprattutto, durante gli anni terribili delle guerre mondiali basta nominare Grecia e Russia.
Si vuole ricordare un passaggio del grande giornalista scrittore Folco Quilici, che ha voluto stilare nella prefazione del libro “Muli e conducenti! Tutti presenti!” di Serenella Ferrari e Susanne E.L. Probst : “…Mio padre era un alpino che aveva combattuto la Grande Guerra e nei rari momenti assieme lo sentivo spesso parlare del mulo che gli era stato affidato. Lo faceva soprattutto quando veniva a trovarlo un amico che all’epoca era suo attendente. Raccontava delle fatiche vissute e condivise con il suo mulo, per me ancor oggi memorie che riaffiorano con emozione. Specialmente in occasioni come questa: un volume dedicato alle sofferenze e ai sacrifici condivisi in oltre mezzo secolo di storia, alla necessità di rivalutare il rapporto uomo/animale. Legame a cui forse non sempre concediamo giusto valore e comprendiamo il profondo significato”.
Nella marcia, noi Alpini abbiamo voluto essere sempre fedeli al motto: “ricordare i morti aiutando i vivi”. La manifestazione ha, infatti, raccolto fondi per portare aiuto all’Associazione “Alzheimer Latisana”, operante nella Bassa friulana che si occupa dei pazienti colpiti da questa terribile malattia. La generosità della gente ha permesso infatti di raccogliere ben 7.000,00 Euro durante il percorso, tutti consegnati nelle mani dei rappresenti dell’associazione.
La carovana, dopo la partenza da Lignano Sabbiadoro, ha toccato le località di Pertegada, Gorgo e Latisana; nella seconda giornata: San Michele al Tagliamento, Latisanotta, Ronchis, Rivignano-Teor, Ariis e Torsa; nella terza giornata: Talmassons, Flumignano (qui, durante la sosta pranzo, si è formato un picchetto con i gagliardetti dei gruppi partecipanti e si è portato nel vicino cimitero di Sant’Andrat per rendere gli onori alle spoglie del past president 2005-2008 della Sezione Alpini di Udine Rinaldo Paravan, già emerito sindaco di Talmassons), la marcia è ripresa nel pomeriggio proseguendo per Mortegliano e Santa Maria di Sclaunicco; nella quarta giornata conclusiva: Pozzuolo del Friuli, Zugliano, Basaldella e Udine dove siamo giunti al campo già predisposto in Via Cividale.
Durante il lungo percorso, per preservare il benessere degli animali, e visto il tempo piovoso, alcuni tratti sono stati coperti con l’ausilio dei mezzi di trasporto per animali.
In tutte le fermate nelle scuole è stato cantato dagli alunni l’inno Nazionale, mentre davanti ai Monumenti ai Caduti è stato “il Silenzio” a intonare le note per ricordare e onorare tutti i Caduti morti per la Patria, nei vari campi di battaglia: quota 1072 di Konitza, a Ponte Burazzani, a Ponte Perati, a Permeti in Grecia e al ritorno in Patria l’affondamento del Galilea con i millecinquanta morti. Senza dimenticare poi alcuni nomi, entrati nella memoria collettiva nella immensa steppa di Russia, nelle disperate battaglie di sfondamento delle sacche sovietiche da parte delle truppe alpine durante il ripiegamento: Kalitwa, Popowka, Samojlenkow, Postojalyi, Scheljakino, Varvarovka, Valuiki, Nikolajewka.
In tutte le fermate sono state presenti le maggiori autorità amministrative civili, militari e religiose, nonché vere e proprie ali di folla a salutarci nonostante l’inclemenza del tempo.
Alla fine, tutto ciò, non ha voluto essere solamente una passerella, anche se si è voluto evocare il trascorso storico, ma è stato un evento partito dal cuore e se parte dal cuore ogni cosa riesce. Vogliamo essere custodi del nostro passato e votare al presente per migliorare il nostro futuro rivolto sempre alle nuove generazioni e quello che abbiamo organizzato ha voluto essere una prova della nostra serietà.
Vogliamo portare a futura memoria un passaggio di una lettera ricevuta, e che viene ad hoc in questa occasione, dal Presidente Nazionale Alpini Corrado Perona, del novembre 2011, in occasione di nostre attività e un omaggio di un nostro volume “Il calvario degli alpini nelle campagne di Grecia e Russia” dove evidenzia: “…le vicissitudini, tristi quanto esaltanti, vissute dai nostri Alpini e dai nostri soldati in quel periodo storico così tragico...
Per il popolo friulano la Julia ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà una sacralità indelebile perché non è pensabile che si possa strappare dal cuore degli uomini la potenza dei ricordi.
Con gratitudine e amicizia alpina. Mandi! Corrado Perona
In conclusione, ora che è finita, possiamo tranquillamente dire che è stata un’esperienza bellissima, piena di soddisfazioni, sia per la tanta gente che ci ha accompagnato con affetto lungo il percorso, sia quando un’incommensurabile folla applaudente ci ha fatto largo permettendo così alla carovana di entrare e attraversare il cuore della Città di Udine.
Non dobbiamo però dimenticarci di ringraziare tutta la lunghissima lista di persone, Gruppi, Associazioni che si hanno voluto unire a noi nella raccolta dei fondi raccolti e destinati all’Associazione “Alzheimer Latisana”.
Lo abbiamo fatto, in maniera consona al più puro spirito Alpino, nella serata del 23 giugno 2023, in occasione della formale consegna dei fondi raccolti per la citata Associazione.
Un solo semplice grazie a tutti ed un ricordo speciale ai Gruppi Alpini di Rivignano-Teor, Torsa, Lestizza, Talmassons, Flambro, Sant’Andrat del Cormor, Mortegliano, Pozzuolo del Friuli, Zuigliano, Basaldella, che assieme alla Pro Loco di Santa Maria, alla Ditta “C.D.A.” e alla Scuola dell’Infanzia di Sant’Osvaldo, ci hanno rifocillato, Ospitato e “coccolato” durante il lungo percorso.
Un grazie particolare alla ditta “Braida dei Perini” che ci ha accompagnato attraverso la loro comprovata esperienza e con quattro dei cinque quadrupedi protagonisti della marcia.